Anna Sticco nasce a Napoli, ma la sua terra adottiva è la Toscana, dove risiede dal 1979 e della quale s’innamora perdutamente sin da bambina. Una regione ricca di storia, di arte e di colline, da percorrere a cavallo: la sua passione ancestrale. Attualmente è sposata e ha due figli: Massimiliano e Federica.
Intraprende e porta a compimento con successo gli studi classici. In seguito si iscrive al Corso di Laurea in Fisica e consegue, in quattro anni, la laurea cum laude.
Da 28 anni insegna Informatica a Siena. Un percorso di vita e di studi umanistici prima e scientifici poi, dunque non specificatamente artistici, ma sempre accompagnati, parallelamente, da un esercizio privato creativo, sia grafico sia pittorico.
Infatti, già in età scolare, è interessata al ritratto, rivelando un’inusuale capacità introspettiva e psicologica, tanto che, a 11 anni, vince un concorso di disegno e pittura - al quale partecipa circa un migliaio di concorrenti - con il ritratto di una compagna di classe.
Dal 1989 la sua attività espositiva diviene assidua. Numerose le mostre in Italia e all’estero, con lusinganti successi di critica e di pubblico. Dalla fine degli anni Ottanta le sue opere sono presenti in importanti saloni fieristici e in rinomate gallerie francesi (soprattutto a Parigi e in Costa Azzurra), inglesi (a Cardiff), austriache (a Salisburgo), svizzere (a Ginevra), statunitensi (a New York), oltre che in importanti sedi espositive italiane.
Dal 1993 la sua ricerca pittorica e stilistica è incentrata sulla ‘quotidiana commedia’ del femminile, come scritto da Marcello Venturoli, Nicola Nuti, Gilberto Madioni ed Enzo Galeazzi. Si concentra, infatti, sulle figure di donna, in modo quasi ossessivo. Una sperimentazione che, in realtà, è sempre tesa alla ricerca della bellezza e della gioventù, destinate entrambe a dissolversi, con il tempo, nei ricordi e nel passato.
Anna Sticco suole definirsi una sorta di cantastorie dell’anima che - attraverso un gioco infinito di specchi e di riflessi fatti di ritratti di donne - racconta se stessa e dipinge la sua anima.
Dal 2006 conduce una ricerca appassionata su Maria Callas, da lei considerata la ‘donna per eccellenza’. Uno studio lungo, accurato e appassionato che le ha fatto incontrare personaggi importanti del mondo dell’arte e della cultura, tra cui Franco Zeffirelli, Giuseppe Zigaina, Tamara Manighalam e importanti collezionisti come Giancarlo Tanzi, i cui racconti e le cui testimonianze l’hanno aiutata a comprendere la vita intensa e vibrante del famoso soprano statunitense di origini greche.
Una vita, quella della Callas, dedita alla musica e umanamente sofferta, alla quale la Sticco si sente vicina, anche lei soprano e pure lei abituata ad affrontare, a testa alta, le sfide coraggiose a cui la vita la chiama.
Dall’aprile del 2008 entra a far parte dell’Antica Compagnia del Paiolo, Associazione fondata nel 1512 da Giovan Francesco Rustici, amico di Andrea del Sarto e di Leonardo, e che si pone l’obiettivo di coniugare la cultura alla convivialità, il buon gusto alla semplicità, la franchezza all’amicizia.
Nel maggio del 2009 diventa socia de la Société des artistes indépendants, storico gruppo di artisti parigino, a cui ha fatto parte anche Henri de Toulouse-Lautrec, pittore ad Anna molto caro.