La rinomata galleria milanese "Milano Art Gallery" in via Alessi 11, ha ricevuto un tam tam continuo di visitatori alla mostra personale "Visioni" di Amanda Lear, prolungata fino all'11 Settembre e organizzata dal manager Salvo Nugnes, direttore di Promoter Arte e agente di nomi di spicco.
La Lear, da sempre considerata camaleontica e carismatica femme fatale e regina del glamour, ha uno spiccato talento artistico apprezzato a livello internazionale e con questa ricca esposizione in chiave antologica ha potuto offrire a Milano, città da lei molto amata, l’opportunità di vedere riunita una vasta produzione di quadri di forte impatto, assai eterogenei e diversificati nello stile. Le opere costituiscono una sorta di "diario di bordo" impresso sulle tele dove il cammino esistenziale si fonde al percorso di ricerca e sperimentazione pittorica come un mosaico composto da tasselli perfettamente amalgamati tra loro in armoniosa progressione evolutiva.
Tante le illustri testimonianze e dichiarazioni di consenso. “Come personaggio e artista ha saputo dare risalto all’originalità estetica rappresentando un'idea divisa tra persona e opere come modello di fenomeno estetico” dichiara Sgarbi “Potrei definirla un Oscar Wilde al femminile, riprendendo anche il filone del suo maestro Salvador Dalì nel binomio tra personaggio e artista in cui arte e vita coincidono in una formula di spettacolarizzazione”.
Philippe Daverio dice "La cara Amanda è diventata veramente grande. Ha qualcosa di geniale. È un personaggio molto creativo e molto alternativo".
Giordano Bruno Guerri afferma "Associando il concetto di arte al concetto di bellezza in quanto l'arte è espressione di bellezza, che rispecchia piacevolezza e positività penso che questa vocazione all'arte pittorica di una personalità di fama internazionale come la Lear possa senz'altro infondere un incipit di stimolo positivo generale a livello sociale e collettivo, a maggior ragione associandola al principio dell'arte terapia da lei richiamato".